Il Decreto Cura Italia è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
Il provvedimento contiene oltre 125 disposizioni riguardanti tutti i settori economici e della vita sociale del Paese.
Il settore dei trasporti è stato inserito nella lista delle filiere più fragili e colpite dall’emergenza coronavirus per le quali è prevista la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contribuiti previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria sia di marzo che di aprile senza alcun limite massimo di fatturato.
Le aziende che si occupano di trasporto merci sono beneficiarie della sospensione dell’obbligo di versamenti di iva relativi al mese di marzo, oltre che di ritenute fiscali e contribuiti previdenziali, per un periodo più lungo rispetto ad altre realtà economiche, ossia fino al 31 maggio.
L’articolo 92 prevede l’autorizzazione alla circolazione sino al 31 ottobre 2020 per tutti i veicoli da sottoporre a revisione entro il 31 luglio prossimo.
Negli altri due commi, l’articolo 92 del Decreto dispone:
- la non applicazione dellatassa di ancoraggio nei porti dovuta dalle navi per le operazioni che effettuano dal 17 marzo al 30 aprile 2020 (il mancato gettito di detta tassa, valutato in 13,6 milioni di euro, verrà indennizzato dallo Stato alle Autorità di sistema portuale);
- la sospensione del pagamento dei canoni demaniali per le operazioni effettuate dal 17 marzo al 31 luglio 2020 (detti canoni potranno essere pagati entro il 31 dicembre 2020 in unica soluzione o con un sistema di rate deciso dalla singola Autorità di sistema portuale);
- il differimento del pagamento dei diritti doganali di 30 giorni e senza interessi, per operazioni svolte dal 17 marzo al 30 aprile 2020.
Le norme del decreto “Cura Italia” devono essere convertite in legge entro il 16 maggio 2020 e durante l’iter di conversione saranno possibili ulteriori modifiche.
Lo studio terrà costantemente monitorata l’attività del governo, con particolare riferimento ai provvedimenti del MIT auspicati nei prossimi giorni.