Nella giornata di ieri è stato promulgato il Decreto Legge “Cura Italia” il quale contiene un determinato numero di prescrizioni di rilancio e sostegno all’economia dei trasporti necessarie a fronteggiare gli effetti negativi dell’emergenza coronavirus più alcune disposizioni destinate a migliorare i controlli sanitari alle merci in transito nei porti e negli aeroporti.
Il tema dei controlli era stata una delle emergenze sollevate nelle scorse settimane dagli spedizionieri italiani.
Il provvedimento contempla misure in ambito fiscale, doganale, tributario e amministrativo finalizzate, tra l’altro, alla sospensione immediata degli effetti atteso che le relative scadenze o obblighi sono a breve termine (entro il prossimo mese).
Posto quanto sopra, il D.L. prevede anche il previsto pacchetto di ammortizzatori sociali validi per tutte le imprese e la sospensione del pagamento dei canoni per le imprese portuali ex. artt. 16, 17 e 18 fino al 30 luglio prossimo (salvo doverli poi saldare entro il 31 dicembre anche a rate).
Prevista anche la postergazione di un mese del termine di pagamento dei diritti doganali dovuti entro fine aprile; le ulteriori misure incidenti sulla categoria dei trasporti e della filiera logistica dovrebbero essere contenute in altro provvedimento che dovrebbe essere elaborato e pubblicato nei prossimi giorni.
Il D.L. contempla, tra l’altro, il rifinanziamento del Fondo per la formazione dei macchinisti di treni, la sospensione della tassa d’ancoraggio fino al 31 luglio, il rinvio di 8 mesi dei nuovi obblighi per titolari depositi di gasolio privati fino a 9 mc, la sospensione fino al 31 ottobre dei contributi alle varie authority (Art, Agcom e Antitrust), il rifinanziamento di Ferrobonus e Marebonus e infine l’istituzione di un Fondo per una comunicazione integrata sul rilancio dell’export italiano post-emergenza.
Vista la circolare n. 1 del 11.03.2020 del MIT, si segnala, inoltre, che le autorizzazioni bilaterali per il trasporto internazionale rilasciate ai paesi extracomunitari con la limitazione dell’uso del mezzo ferroviario in entrata ed in uscita dall’Italia, possano, almeno fino al 3 aprile p.v., essere utilizzate come autorizzazioni ordinarie, valide cioè per il percorso stradale.
Si prosegue senza sosta nel monitoraggio e nell’informativa alle imprese per le quali si resta a disposizione di chiarimenti compatibilmente con i provvedimenti legislativi ad oggi ufficiali.